Il Dr. Antonio Vitale Dirigente medico in Ortopedia: ASL Napoli 1 CENTRO del Gruppo Italiano Studio Diagnosi Malattie Metabolismo Osseo, ci segnala un importante evento, che ha come scopo quello di informare le persone su, una malattia molto diffusa delle ossa, qual’è l’osteoporosi, su come sia possibile evitarla, attraverso un’adeguata prevenzione, una giusta alimentazione e degli esami specifici per una diagnosi precoce.
Per questo, la FONDAZIONE GIAMBATTISTA VICO, organizza una conferenza di presentazione sull’iniziativa GISMO: Ospedale Aperto, che si terrà Sabato 23 Ottobre 2010 alle ore 9,30, presso la Chiesa di S. Gennaro dell’OLMO – Via S. Gregorio Armeno – Napoli, durante la quale sarà data la possibilità, alle persone interessate di accedere a screening gratuiti.
L’osteoporosi, una patologia metabolica che colpisce le ossa e consiste nella riduzione di massa ossea (BMD) di contenuto minerale (Calcio); variabile a seconda dei valori di BMD riscontrati.
(La struttura dell’osso è costituita da cellule (Osteociti) che costituiscono il tessuto stabile dell’osso mentre altre cellule (osteoblasti) contribuiscono all’incremento dell’osso, altre (osteoclasti) sono deputate alla demolizione delle cellule morte; ebbene, finché questi due sistemi sono in equilibrio l’osso è sano, quando, invece, l’attività degli osteoblasti si riduce ed aumenta l’attività degli osteoclasti si genera una riduzione degli osteociti con conseguente perdita di massa ossea).
Le cause che determinano questa malattia, sono da ricercare in alcuni fattori quali l’età, il sesso (prevalentemente quello femminile), la densità ossea iniziale (vale a dire quella accumulata nei primi trent’anni di vita), la costituzione fisica, la razza, la costellazione ormonale di paratormone, calcitonina, estrogeni, la riduzione dell’assorbimento di calcio a livello intestinale, le alterazioni dietetiche, il fumo, l’alcool e la carenza di attività fisica.
Il primo sintomo dell’osteoporosi è il dolore osseo, esso va distinto dal dolore articolare, da artrosi al quale è spesso associato.
Ma non solo. Il nascere delle fratture in taluni casi si verifica in maniera eclatante e drammatica, come ad esempio la frattura del collo del femore, le fratture dell’estremo distale del radio (polso), ma le più frequenti sono quelle vertebrali, le quali spesso passano inosservate per l’esiguità del dolore, ma che poi con il passare del tempo determinano una deformità globale del rachide, soprattutto nel tratto dorsale in ipercifosi.
La medicina moderna ha a disposizione diversi mezzi per diagnosticare e curare l’osteoporosi; trattandosi di una malattia degenerativa ed evolutiva il principio fondamentale del trattamento dell’osteoporosi è la prevenzione.
La diagnosi precoce può essere fatta attraverso esami strumentali quali la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), la radiografia a doppi a energia (DEXA), la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC).
Ma non sono comunque, da tralasciare gli esami di laboratorio quali: Calcemia, Fosforemia, fosfatasi alcalina, osteocalcina, peptide di estensione del procollageno, idrossiprolinuria ed altri esami specifici.
ll trattamento si basa sull’assunzione di idonee quantità di calcio e Vitamina D3 sia attraverso la dieta che attraverso i farmaci.
La terapia farmacologica si avvale oggi di bisfosfonati, i più usati, poi di ormoni estrogeni, di anabolizzanti ossei, di renelato di Sr ed altri ancora.
Il GISMO ( gruppo Italiano Studio Diagnosi Malattie Metabolismo Osseo) in Italia raggruppa numerosi centri, e la Campania è una delle regioni più attive dal punto di vista delle iniziative e della ricerca scientifica; infatti il Gruppo Campano ha partecipato al congresso ECTS con una folta delegazione di medici specialisti nelle varie branche attinenti l’Osteoporosi, fra i quali Ortopedici, Reumatologi, Endocrinologi, Fisiatri ed altri che hanno presentato due lavori scientifici; il primo sulla correlazione dei dati forniti dall’esame densiometrico ad Ultrasuoni sul calcagno e le fratture vertebrali nella regione Campania; il secondo lavoro, invece, sulla correlazione, l’assunzione di Calcio con la dieta e le fratture vertebrali, che sembrano essere la complicanza più frequente e significativa dell’osteoporosi, in quanto è premonitrice di altre fratture ossee anche più gravi e pericolose per la vita.
Il Gruppo Campano si avvale di una ventina di medici che attraverso i propri centri di appartenenza promuovono iniziative di studio e screening di massa sul territorio; una di queste iniziative, che si ripete da alcuni anni è “Ospedale Aperto” che in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Osteoporosi promuove screening gratuiti attraverso la somministrazione di un questionario, l’esecuzione di MOC e Morfometrie Vertebrali, nel 2007 sono state raccolte oltre 900 schede sulle quali sono stati elaborati due lavori.
Per il 2010 il Gismo Campania ha elaborato una nuova scheda di ricerca sulla funzionalità corporea dei pazienti osteoporotici e ha come obiettivo quello di superare il numero di casi con l’intento di attingere dati utili alla stesura di altri lavori scientifici.
La prossima edizione di “Ospedale Aperto” si terrà nella seconda metà del mese di Ottobre 2010 e coinvolgerà, in giornate diverse, i vari centri GISMO di tutto il territorio Campano.
Le varie iniziative saranno rese note attraverso stampa e TV ed attraverso il capillare lavoro dei medici di Base, quindi le persone interessate potranno accedere gratuitamente allo screening.