Umberto Veronesi ad Alghero durante il Meeting di aggiornamento sul trattamento multidisciplinare del carcinoma mammario tenutosi due mesi fa ha detto: “Non si deve avere paura, non sempre ma molto di più rispetto al passato di tumore si riesce a guarire, sia tra gli uomini, sia tra le donne”, ed oggi sembra essere sempre più convinto.
Ebbene, durante questa giornata dedicata alla Giornata nazionale per la ricerca sul cancro, il direttore dell’Istituto europeo di oncologia, Veronesi appunto, afferma: “Non siamo ancora alle soglie della risoluzione finale del problema cancro, ma ci stiamo avvicinando”.
“Negli ultimi 30 anni abbiamo fatto più progressi che nei tre secoli precedenti”, ha spiegato l’esperto.
Grazie ad uno studio sostenuto da AIRC e FIRC che è stato pubblicato quest’anno sulla rivista scientifica Annals of Oncology, il cancro è sempre più una malattia curabile.
Tra il periodo 1990-1994 e quello 2000-2004 i tassi di mortalità per 25 tumori in 34 Paesi europei sono diminuiti del 9 per cento negli uomini e dell’8 per cento nelle donne, con un forte calo soprattutto tra le persone di mezza età.
Ciò nonostante, i dati raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanità, dimostrano che nel 2030 le persone colpite dal cancro, supereranno gli 11 milioni e che, se per allora non si troverà una cura per debellarlo, il cancro sarà la causa principale di tutti i decessi.
Però è anche vero, che il 40 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto conducendo una vita sana e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di diagnosi precoce.