Secondo uno studio finanziato dall’Economic and Social Research Council and the South African National Research Foundation presentato durante la Giornata mondiale contro l’Aids, i bambini figli di genitori malati di Aids e i bambini orfani a causa dell’Aids hanno livelli più alti di disordine psicologico, con il rischio di ammalarsi di depressione e ansia, nonchè di sviluppare malattie mentali.
Ebbene, si stima che nel mondo ci sono 33,4 milioni di persone che convivono con l’Hiv, il 67% di costoro si trovano nella regione sub-sahariana.
Soltanto nel Sud Africa si contano oltre 5,6 milioni di persone sieropositive, e solo il 22% ha accesso ai farmaci anti-retrovirali.
Nei paesi più poveri, infatti, c’è meno assistenza sanitaria ed è più presente il problema della salute mentale nei bambini che, anche quando sono sani, sono costretti ad assistere familiari affetti dal virus.
Per questo motivo, il 41% dei bambini rinuncia ad andare a scuola. Tra coloro che vivono con adulti malati di Aids il 25% effettua più di tre ore al giorno di cure e attenzioni, e uno su tre medica le ferite, lava e porta in bagno la persona malata. Questi bambini, hanno maggiori possibilità di essere esposti ad abusi emotivi e fisici in casa, o di essere vittime di bullismo a scuola ed allontanati dalla comunità.