Da sempre si sostiene che le tisane al finocchio siano capaci di far produrre molto latte alle neomamme, e non solo, vengono somministrate ai neonati per calmare le colichette.
Ebbene, secondo i ricercatori, dell’INRAN che hanno condotto uno studio su questo, dai test effettuati su tre tipi di prodotti a base di finocchio, come bustine, tisane solubili istantanee e semi sfusi, è emerso che “il consumo di tisane al finocchio non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 4 anni, a meno di una specifica indicazione del pediatra, così come non è raccomandato nel caso di donne in gravidanza e durante l’allattamento”, come si legge in una nota dell’Emea (l’Agenzia Europea che si occupa della valutazione scientifica dei farmaci).
Catherine Leclercq, responsabile scientifico per l’INRAN del progetto Facet, sottolinea che da anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento esclusivo al seno fino a 6 mesi e quindi raccomanda di non somministrare né acqua né tisane ai neonati. Il rischio legato all’estragolo presente nelle tisane di finocchio sarebbe un motivo in più per attenersi a queste indicazioni. Per quanto riguarda, invece, le altre categorie di popolazione particolarmente vulnerabili (bambini sotto i 4 anni e donne in gravidanza e che allattano), occorre aumentare la consapevolezza circa la tossicità dell’estragolo.