Anche quest’anno, sulle tavole degli italiani per il cenone di Capodanno, non mancheranno zamponi e cotechini.
La Coldiretti, stima che ne verranno consumati circa 5 milioni di chili, in particolare cotechini, un pochino più magri degli zamponi. D’obbligo l’abbinamento con le lenticchie che, secondo la tradizione, ‘portano soldi’.
Lo zampone risale al 1511, quando le truppe di Giulio II assediarono Mirandola, patria di Giovanni Pico.
Gli abitanti, allora, decisero di uccidere la razza suina per non lasciarla ai nemici. I maiali, furono dati al cuoco di Pico che ne tritò la carne, mischiò al trito delle spezie e lo inserì nella pelle delle zampe anteriori degli animali. Con questo stratagemma, la carne poteva essere conservata per molto tempo e cotta al momento opportuno.
Ebbene, per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale si contano 319 calorie in 100 grammi di zampone o cotechino, che apportano proteine di elevata qualità biologica, vitamine B1 e B2, ferro e zinco.