Nella cura ai tumori arriva la scoperta che è possibile curarli con l’aiuto di pietre preziose.
Secondo un recente studio, i farmaci chemioterapici, associati ai diamanti, più precisamente ai nano-diamanti, avrebbero una maggiore efficacia antitumorale.
I ricercatori della Northwestern University di Evanston hanno pubblicato i risultati dello studio, sulla rivista Science Translational Medicine.
La ricerca per ora è stata condotta su dei topolini, affetti da tumore al fegato e alla mammella. Gli animali sono stati divisi dagli scienziati in due gruppi: al primo è stata somministrata una terapia composta dai nano-diamanti e dalla doxorubicina (farmaco antibiotico-chemioterapico); mentre al secondo è stato somministrato un classico farmaco.
Da qui gli esperti hanno evinto che i livelli di doxorubicina risultavano 10 volte superiori nell’associazione con i nano-diamanti; che nonostante questi livelli gli effetti collaterali si erano ridotti ed infine che la massa tumorale si era ridotta.
Ebbene, i nano-diamanti, non sono altro che delle particelle di carbonio di diametro infinitesimale, con misure comprese tra i 2 e gli 8 nanometri. La loro superficie chimica, dona una grande attività, dovuta alla carica elettrica che si sviluppa. Pertanto gli studiosi continueranno nella sperimentazione per avere ulteriori conferme.