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In Italia e negli altri Paesi del’Europa Occidentale, l’incidenza della tubercolosi (TBC) e’ notevolmente diminuita a partire dagli anni Cinquanta.

Ma purtroppo, l’attenzione al problema, il grado di sospetto diagnostico e le competenze specialistiche sono divenute meno diffuse. Nel nostro Paese, per esempio, si verificano ancora piu’ di 4 mila nuovi casi di Tbc l’anno.

A renderlo noto l’Istituto Superiore di Sanita’, in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi (World TB Day, 24 marzo 2011).

Da una parte questo dato classifica l’Italia tra i Paesi a bassa endemia, ma dall’altra secondo l’Iss, indica che la malattia non e’ scomparsa nel nostro Paese ma continua a rappresentare una realta’ sanitaria che richiede ancora una formazione degli operatori, nonchè strategie di prevenzione e attivita’ di controllo.

Ebbene, per quanto riguarda la Tbc nei bambini, il 5% dei casi notificati nel 2008 si sono verificati in bambini tra 0 e 14 anni di eta’ e il 2,4% in bambini sotto i 5 anni.

Negli ultimi anni, invece, sono stati segnalati diversi focolai nelle scuole anche nel nostro Paese e recentemente, e’ stato pubblicato un articolo in Emerging Infectious Diseases il quale descrive uno di questi.

Si tratta di un focolaio in una scuola materna/elementare, che ha coinvolto 62 bambini con un eta’ mediana di 5 anni, di cui 43 con diagnosi di TBC latente e 19 con TBC attiva.