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Il Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, riferendosi ai migranti diretti a Lampedusa in questi giorni ha detto “Sono poveri cristi, la loro è una fuga da un mondo senza libertà, democrazia e benessere”.

Poco prima delle 13.30 è atterrato all’aeroporto di Lampedusa. Giunto al municipio per incontrare il governatore di Sicilia Raffaele Lombardo e il sindaco Bernardino De Rubeis, tra gli applausi dei cittadini che lo hanno sostenuto durante tutto il suo discorso, ha preso la parola per presentare il piano di emergenza promettendo che: “Tra 48-60 ore Lampedusa sarà abitata soltanto da lampedusani”.

Berlusconi ha spiegato che il centro di prima accoglienza sarà abolito e ci sarà sempre una nave, che getterà l’ancora pronta a operare immediatamente per l’imbarco degli eventuali nuovi arrivati per dislocarli in altre situazioni.

“Lampedusa”, ha garantito il presidente, “tornerà ad essere un paradiso. Abbiamo dato incarico a Rai e Mediaset di fare dei servizi che attirino gli italiani sull’isola, che è sempre stata un paradiso e tornerà ad esserlo”. Inoltre, ha aggiunto il premier, “abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non consentire nuovi sbarchi. Abbiamo anche attuato misure imprenditoriali. Ve ne dirò una variopinta”, poi ancora “abbiamo comprato pescherecci affinché non passano essere utilizzati per le traversate ma per incintivare la pesca. Abbiamo ottenuto l’impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro”.

Ma non è tutto. Il premier parlando dell’emergenza ha spiegato di aver chiesto alla Ue di rendere Lampedusa una zona a burocrazia zero e zona franca urbana. “Le leggi europee ce lo consentono”.

Poi Silvio Berlusconi si è soffermato sugli sforzi compiuti dai lampedusani, sottolineando che “l’isola deve essere rimborsata per il sacrificio a cui è stata sottoposta”. Presto, Lampedusa “verrà riportata a condizioni normali”, e per sono già arrivati “stamattina 140 uomini delle forze armate, ed è scattato un piano per la pulizia” dell’isola.

Berlusconi ha anche annunciato “nel prossimo consiglio dei ministri presenteremo la candidatura di Lampedusa a Nobel per la pace e per garantire il mantenimento degli impegni mi sono detto che devo diventare lampedusano anch’io. Così ieri sera ho comprato casa a Cala Francese”.

Intanto sarebbero già cinque su sei le imbarcazioni arrivate a Lampedusa che serviranno per il trasferimento dei clandestini in altre regioni italiane ad eccezione dell’Abruzzo. L’obiettivo, come ha spiegato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, è quello di “svuotare l’isola entro sabato”. Conferma arrivata dal Presidente del Consiglio. Saranno imbarcati sulla nave militare San Marco e sui cinque traghetti civili soltanto i nordafricani già indentificati. I tunisini, invece, che nel centro di accoglienza sono già stati sottoposti alle operazioni di identificazione e al prelievo delle impronte digitali sono 2.500: l’obiettivo è quello di raggiungere le 3mila unità entro la giornata di oggi.

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