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Parte oggi, presso il Centro Clinico di Medunsa, nella provincia di Gauteng in Sud Africa, la Sperimentazione Clinica di Fase II del vaccino italiano basato sulla proteina Tat di HIV-1.

A dare l’annuncio l’Istituto Superiore di Sanità e National Department of Health del Sudafrica. Lo studio, è stato condotto dal gruppo di ricerca guidato da Barbara Ensoli, su 200 persone tra i 18 ed i 45 anni.

Il vaccino verrà somministrato pertanto, a pazienti con infezione da Hiv in terapia antiretrovirale. Si tratta di un vaccino risultato già sicuro ed efficace nel corso degli studi di Fase I ed in quello di Fase II condotto in 11 centri clinici in Italia.

Ebbene durante fase di studio, secondo quanto spiega Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – è stata resa possibile grazie ad anni di ricerche finanziate dal Ministero della Salute e oggi si avvale del contributo del Ministero degli Esteri poiché fa parte di un programma di cooperazione tra il Governo Italiano e il Governo Sudafricano.

L’Iss a sua volta sottolinea che è stato possibile rilevare che il vaccino Tat ha “un ruolo chiave nel ridurre le alterazioni del sistema immunitario riscontrate nell’infezione da HIV e che normalmente persistono anche in corso di trattamento antiretrovirale virologicamente efficace”.