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I casi di melanoma sono in continuo aumento, gli incrementi annui vanno dal 3% al 7%, valori superiori a qualsiasi altro tipo di tumore, con la sola eccezione per il cancro al polmone nelle donne.

Ciò accade per la eccessiva esposizione al sole e ai raggi ultravioletti (UV), dannosi per l’epidermide. Dati che emergono nel corso della presentazione alla stampa della seconda edizione italiana dell’Euromelanoma day, la campagna informativa organizzata da SIDeMaST – che il prossimo lunedi’ 16 maggio prevede incontri informativi con dermatologi su prevenzione e diagnosi precoce del melanoma e dei tumori della pelle e screening gratuiti della pelle presso le strutture ospedaliere.

Ebbene, dal rapporto AIRTUM 2009 (Associazione Italiana Registro Tumori), emerge che in Italia ogni anno si registrano 14,3 nuovi casi di melanoma ogni 100.000 uomini, 13,6 casi ogni 100.000 donne e secondo i dati ISTAT del 2006, il melanoma cutaneo ha causato 943 decessi all’anno nella popolazione maschile e 635 in quella femminile.

Ma da un indagine condotta da uno studio della Clinica Dermatologica dell’Aquila: gli studenti hanno un buon livello di conoscenza dei tumori cutanei (circa il 97%) e dei rischi legati all’esposizione solare (80,6%), ma adottano però comportamenti irresponsabili verso il sole (86,5%) non usando alcuna protezione solare.

Dai risultati dei 1.085 questionari compilati dai partecipanti alla scorsa edizione dell’Euromelanoma Day solo il 39,2% del campione si era gia’ sottoposto in passato ad una visita di controllo dei nei, di questi il 9,7% aveva una storia pregressa di neoplasia cutanea.

Le creme, invece, con fattore protettivo solare vengono utilizzate “sempre” dal 37,4% degli intervistati (per lo piu’ donne e soggetti istruiti), “qualche volta” dal 31,4% e “mai” dal 21,8%.

Mentre il 70,7% ha dichiarato di non aver mai fatto lampade, il 19,9% di farne fino a 20 per anno e solo l’1,6% di farne piu’ di 20 per anno; a scegliere l’abbronzatura artificiale sono soprattutto le donne.