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Arrivano speranze per tutti coloro che dovranno sottoporsi al trapianto di midollo. Secondo una nuova tecnica è ora possibile aumentare il numero delle cellule staminali cordonali in laboratorio in modo da trapiantare in tempi rapidi un maggior numero di malati.

Ad annunciarlo gli esperti che sono intervenuti nel corso del V congresso Gitmo (Gruppo italiano trapianti di midollo osseo) che si e’ tenuto alcuni giorni fa a Firenze.

Stefano Guidi, direttore del programma clinico adulti trapianto di cellule staminali emopoietiche dell’AOU Careggi di Firenze ha spiegato: “L’esito del trapianto dipende dalla quantita’ di cellule trapiantate. Spesso le unita’ di sangue placentare hanno una scarsa quantita’ di cellule tale da renderla inadeguata ai pazienti adulti, condizionando negativamente i risultati dell’intervento”.

Per questo nei centri di trapianto piu’ avanzati e’ partito un programma di ricerca per l’espansione di cellule staminali cordonali in laboratorio in modo da trapiantare in tempi rapidi con cellularita’ adeguata un sempre maggiore numero di pazienti.

Il Centro regionale trapianto di midollo osseo della AOU Careggi di Firenze partecipa a questo importante progetto di ricerca internazionale che prevede la selezione di unita’ di sangue placentare conservate in doppia sacca.

A tal fine è stato arruolato un paziente, affetto da una leucemia acuta in stato avanzato quindi con speciale difficolta’ ad essere sradicata e ad elevato rischio.

“Il trapianto e’ stato effettuato da oltre un anno con bassa tossicita’ e recupero midollare pronto e sostenuto” ha aggiunto Guidi”.