Si è parlato spesso delle proprietà benefiche dei mirtilli ma ora si scopre che oltre ad avere effetti antiossidanti e anticancerogeni, sono anche efficaci nella protezione dalle malattie coronaiche.
La scoperta arriva dall’Istituto agrario di San Michele all’Adige, ed è finita sulla rivista scientifica americana ‘Journal of food composition and analysis’ con un articolo firmato da Urska Vrhovsek, Luisa Palmieri, Domenico Masuero e Fulvio Mattivi in cui vengono sottolineate le proprietà benefiche dei mirtilli anche sui vasi sanguigni grazie al contenuto di flavonoli glicosidi, in particolare la quercetina.
Quest’ ultima, è contenuta anche nei mirtilli coltivati, ed è formata da una classe di composti naturali con proprietà antiossidanti, anticancerogene e non solo, utili anche contro le malattie coronariche.
Il mirtillo coltivato, contiene in media circa 200 mg/kg di una complessa miscela contenente fino a 23 diversi flavonoli. Una singola porzione di mirtilli (150 g) fornisce in media 30 mg di flavonoli, circa 2-3 volte superiori a quelli assunti giornalmente nella dieta occidentale.
Ciò significa che il mirtillo coltivato è una tra le fonti più concentrate di flavonoli glicosidi nella dieta umana.