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A partire dal prossimo anno, anche nel nostro paese saranno disponibili su larga scala le protesi per le articolazioni di ultima generazione, che grazie all’impiego di materiali completamente innovativi dureranno molto più tempo di quelle usate attualmente.

Sembra, infatti, che i soggetti che hanno un’età compresa tra i 50 e i 70 anni siano i meno esposti alle sostituzioni rispetto a quelli di giovane o mezza età, che attualmente, nel migliore dei casi, non durano più di 25 anni. Le protesi più usate sono quelle per anche e ginocchia.

Pare, infatti, che grazie alle nuove tecniche di progettazione e costruzione nonchè all’uso di materiali sempre più nuovi, impiegati anche nel settore dell’industria automobilistica e aerospaziale, la durata degli impianti possa superare il quarto di secolo, permettendo dunque anche alle persone più giovani di evitare un secondo intervento.

L’usura rappresenta sicuramente la causa principale per le articolazioni artificiali, anche per quelle costruite con materiali in ceramica, che durano in media circa 25 anni, ma ora grazie a dei particolari materiali biocompatibili, adoperati, invece, per la costruzione delle automobili di Formula 1 e per assemblare alcune parti dello Shuttle, già utilizzate in molti altri settori della traumatologia, sarà possibile superare questo inconveniente.