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Un seno rifatto può sembrare oggi naturale, grazie alla “Triple Plane Tecnique”, una nuova tecnica di impianto di protesi mammarie testata da un gruppo di ricercatori anche italiani.

Tale procedura, è stata messa a punto per avere la possibilità di eliminare o limitare le piccole imperfezioni estetiche derivate dalla precedente tecnica “Dual Plane Tecnique”, la quale, prevede l’impianto della protesi dietro i muscoli del petto in due zone.

Con il passare degli anni, soprattutto nelle persone che fanno sport allenando i muscoli pettorali, compare un problema estetico definito come “doppio profilo”, il quale, consiste in una delocalizzazione delle protesi che scivolano e si spostano, creando così, un effetto poco piacevole sia al tatto che alla vista.

Ebbene, per porre rimedio a tale inestetismo, è stata studiata una nuova tecnica di mastoplastica additiva, la quale, prevede che la protesi venga collocata su “tre diversi piani chirurgici”. A spiegarlo, è il Professor Bracaglia, ordinario di Chirurgia Estetica presso l’Università Cattolica di Roma.

Questo intervento, consisterebbe dunque, in “un posizionamento sottopettorale nel polo superiore; per mezzo di un’incisione a tutto spessore del muscolo pettorale a livello del complesso areola-capezzolo, rendendo così, l’impianto sottoghiandolare, nella zona in cui la ghiandola è più spessa ed è necessaria una maggiore proiezione ed, infine, un’altra posizione sottomuscolare nel polo inferiore sotto il muscolo dentato.”

La protesi risulterebbe pertanto, protetta e sostenuta dai muscoli senza subire nel tempo spostamenti, oltre ad avere un aspetto più armonico e naturale.