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Il premier Mario Monti si è detto aperto sulle correzioni alla manovra prevista con il Patto di Stabilità.

Il Presidente del Consiglio, ha detto che è possibile modificare la legge ma a condizione che i saldi rimangano invariati.

Tante le critiche che sono arrivate sul provvedimento. Ecco allora quali potrebbero essere, nelle prossime settimane, i punti da discutere con i partiti.

Lunedì, 22 ottobre, per esempio, è previsto un appuntamento con Pierferdinando Casini, poi toccherà a Silvio Berlusconi.

Si discuterà dunque, della questione della retroattività del taglio a detrazioni ed a oneri deducibili.

Tutti i partiti, chiedono di far saltare la retroattività al 2012 per il taglio, previsto dalla legge di stabilità.

Il governo, da parte sua, sostiene che la cosa sia possibile ma a condizione che la retroattività slitti al 2014 con con essa anche la riduzione dal 27 al 26% della seconda aliquota Irpef sui redditi più bassi.

I sindacati da parte loro, chiedono che siano riviste le franchigie per le deduzioni fiscali per le fasce più deboli e che si cancellino i tagli stabiliti per la scuola, la ricerca, la sanità e il pubblico impiego.

Infine, per le pensioni di guerra e franchigie il Pd e il Fli sostengono che deve essere cancellata la norma che tassa le pensioni di guerra e quelle che sono le indennità di coloro che hanno un reddito inferiore ai 15mila euro.

Sostengono infatti, che si tratti di una decisione incostituzionale perché non sono trattamenti reddituali o assistenziali, e pertanto non possono essere tassati.

Questo però significherebbe cancellare il prelievo sulle pensioni di guerra che costa per il 2013 circa 196 milioni.

Altro punto su cui si discuterà, è il ripristino della clausola che salvaguarda il Tfr che vale 170 milioni di euro l’anno.