La Novartis sostiene di non aver mai messo in commercio il lotto di vaccini per il quale è stato rilevato un quantitativo di aggregati proteici superiore alla norma.
”Ad ogni modo, tali aggregati proteici sono il derivato del virus dell’influenza, componente necessario e naturale dei vaccini”.
Sul lotto che è stato messo in quarantena, l’azienda dice di non aver mai inteso nascondere informazioni alle autorità sanitarie, ma ha piuttosto investigato per presentare alle autorità il documento di valutazione di qualità del prodotto.