Il governo Monti è in difficoltà sul tema “Election day”, perché da una parte c’è Silvio Berlusconi che è sempre più convinto di negare il consenso all’esecutivo, causando pertanto una crisi di governo, nel caso in cui le elezioni regionali ed amministrative non si svolgessero in un’unica data. Dall’altra parte, c’è invece il Partito Democratico, guidato da Pier Luigi Bersani, che non tollera una presa di posizione diversa da quella attuale.
Così appare chiaro che qualsiasi decisione sarà presa dal premier Mario Monti, porterà ad una fine prematura dell’attuale governo.
L’oggetto della contesa le “elezioni regionali”. Il Pdl è cosciente che in Lazio e in Lombardia, le elezioni regionali sono a rischio a causa dei recenti scandali che hanno decisamente travolto il partito. Ma Berlusconi non molla, anche se sa di non poter più contare, come prima, sullo stesso enorme consenso popolare, per cui teme che un doppio confronto possa penalizzare ulteriormente il partito, azzerando le probabilità di vincere le elezioni amministrative.
L’ex presidente del consiglio, intanto annuncia che pensa di ritornare in campo, ma nel Pdl non tutti sono d’accordo in quanto vorrebbero dare più spazio ai giovani. In molti sostengono Alfano.
La decisione dovrebbe essere presa a giorni come del resto sull’Election day, che pare che il ministro Cancellieri preferisca optare per la soluzione di Bersani: ovvero che prima si faranno le elezioni regionali in Lombardia, Molise e Lazio e dopo un mese si terranno anche le elezioni politiche.
Berlusconi e il PdL, sono già pronti a ritirare il proprio sostegno al governo Monti, forti anche dell’appoggio della Lega Nord.