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E’ morto il 15 gennaio, all’età di 80 anni, per un’infezione polmonare, che ha tentato di curare, Nagisa Oshima, regista giapponese scandaloso ed erotico, con i suoi film, è riuscito a sconvolgere e al tempo stesso emozionare intere generazioni di spettatori e cinefili, in Oriente ed in Occidente raccogliendo i favori della critica internazionale.

La sua carriera cinematografica è iniziata con la Shochiku Company dove ha realizzato i suoi primi film, “Il quartiere dell’amore e della speranza” (1959) a seguire “Racconto crudele della giovinezza” (1960), “Il cimitero del sole” (1960) e “Notte e nebbia del Giappone” (1960), tutte opere che raccontano cosa rappresenti essere giapponese in una società materialista, industrializzata e occidentalizzata come il Giappone a partire dal dopoguerra.