Una delle prime leggi che Pier Luigi Bersani portera’ in Consiglio dei Ministri sara’ quella sul conflitto di interessi. Lo ha assicurato il leader del Pd nel messaggio di adesione all’incontro organizzato da Articolo21. “Il conflitto di interessi sara’ una delle prime leggi che portero’ all’approvazione ed e’ mia intenzione far entrare l’Italia in Europa anche in materia di normative antitrust e di autonomia del servizio pubblico”, ha dichiarato il leader del PD.
“Sono molto contento di cosa dicono i sondaggi. E’ chiaro che la destra cerca di chiamare a raccolta un pezzo di quelli che l’hanno abbandonata ma si vede la tendenza di fondo che e’ positiva e ho grandissima fiducia”, ha sottolineato il leader del Pd. “Io non ho mai sottovalutato la destra – ha detto ancora – tuttavia vedo che questa volta c’e’ la possibilita’ di un cambiamento”.
“In queste elezioni e’ in gioco non solo la vittoria o il governo del Paese, c’e’ in gioco la possibilita’ di chiudere una vicenda di venti anni e impostare un altro sistema politico rispetto a quello che abbiamo visto, organizzato attorno alle singole persone”, ha detto Bersani. “Un fatto – ha aggiunto – che ci ha portato al disastro, il berlusconismo e’ diventato contagioso. Dopo Berlusconi cosa c’e’? Dopo Monti cosa c’e’? Dopo Grillo, dopo Ingroia cosa c’e’? Noi possiamo continuare ad avere il Paese affidato a evenienze di questo tipo? Siamo i soli al mondo”. Ed ancora, “dopo Bersani, invece, c’e’ il Pd.
E l’Imu? “Con la nostra proposta esentiamo le fasce deboli e togliamo l’Imu, credo, al 90% delle prime case e invece carichiamo sui grandi patrimoni immobiliari. Questa e’ una proposta che sta in piedi”, ha assicurato il segretario del Pd. La proposta di Berlusconi, invece, “non sta in piedi, perche’ la copertura basata sul condono con la Svizzera e’ sia una cosa sbagliata che una cosa futuribile. L’Imu ha bisogno di una copertura perche’ le favole non possiamo raccontarle”.