, doveva tornare a parlare della richiesta di condanna per il caso “Ruby” alle 21:10 nel corso della trasmissione “Quinta colonna”, su Rete Quattro, ma all’ultimo momento ha rinunciato di farlo.
Dal Pdl non è giusta nessuna notizia sulle motivazioni del cambio di programma.
“Teoremi, illazioni, forzature, falsità ispirate dal pregiudizio e dall’odio, tutto contro l’evidenza, al di là dell’immaginabile e del ridicolo“. Queste, le parole di Silvio Berlusconi subito dopo la requisitoria e la richiesta di condanna a 6 anni e l’aggiunta di pena per interdizione perpetua dai pubblici uffici chiesta dal Pm Ilda Boccassini nell’ambito del processo Ruby.
Il Cavaliere continuando “Ma tutto è consentito sotto lo scudo di una toga. Povera Italia!“.
La procura di Milano ha infatti chiesto ieri la reclusione per Berlusconi colpevole, secondo l’accusa, di concussione e prostituzione minorile.
Il 13 giugno la parola passerà ora alla difesa mentre il 24 giugno è previsto il verdetto.
Per il difensore del leader del Pdl Niccolò Ghedini “Si tratta di una richiesta di pena sicuramente altissima rispetto al fatto storico contestato“. E “La richiesta di condannare il presidente Berlusconi a 6 anni di reclusione è sconnessa dalla realtà processuale, la procura ha dato solo indicazioni parziali senza riscontri, in pratica i pm hanno parlato di un altro processo non di questo“.