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Altri 123mila posti di lavoro sono a rischio nel 2013. Negli ultimi cinque anni l’Italia ha perso il 2,4% dell’occupazione e il 6% del Pil. Inoltre, i consumi delle famiglie sono calati arrivando a toccare il 4,3%.

Forte calo anche per gli investimenti, che sono scesi al 20%. Questo è l’allarme lanciato dal rapporto Cisl sull’Industria commentato da Raffaele Bonanni: “Rischiamo di diventare una Repubblica fondata sul non lavoro“. “Oggi è il 2 giugno, ma c’è poco da festeggiare“, ha aggiunto il leader della Cisl.

Dati questi drammatici ma se ci sarà, l’impegno di tutti e il massimo della coesione nazionale”, ha detto il presidente della Repubblica, si potrà uscire dallo stallo economico in cui è caduto il Paese.

Bonanni, ha poi aggiunto che la “richiesta forte” che il sindacato farà al Governo riguarderà le misure necessarie a stimolare la circolazione di denaro: “Occorre uno choc fiscale “un provvedimento straordinario per dimezzare le tasse, far ripartire la nostra economia, sollevare i salari e i consumi”.

Inoltre, altro punto fondamentale, è quello di creare nuovi posti di lavoro, da “incentivare fiscalmente”, ha concluso il numero uno della Cisl.