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Sarebbero 21 i Paesi ai quali Edward Snowden, la talpa del Datagate, avrebbe chiesto asilo politico. Questo è quanto riportato dal sito di Wikileaks, tra questi ci sarebbe appunto anche l’Italia. Snowden cerca aiuto anche da Germania, Francia, Spagna, Austria, Bolivia, Brasile, Cina, Cuba, Finlandia, Irlanda, Olanda, Nicaragua, Polonia, Russia, Svizzera, Venezuela e Norvegia.

Le richieste di asilo sono state presentate il 30 giugno al consolato russo dell’aeroporto moscovita, nella cui zona di transito si trova ora Snowden, da Sara Harrison suo avvocato.

Snowden intanto, annuncia nuove rivelazioni e attacca Obama in un articolo pubblicato su Wikileaks, dicendo: “Contro di me usano gli strumenti dell’aggressione politica“, e riferendosi ancora al presidente degli Usa “mi ha trasformato in un cittadino senza patria” annullandogli il passaporto e “usando la cittadinanza come fosse un’arma“. Infine, aggiunge, “ha fatto pressione sulle nazioni a cui ho chiesto asilo perché me lo neghino“.