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I vertici del Pdl, al termine della riunione di martedì sera, hanno deciso che si riparte questa mattina. Essi vogliono esprimere uniti, l’insofferenza a seguito della decisione della Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset davanti alla sezione estiva dei giudici, che vede come imputato Silvio Berlusconi.

Così, gli esponenti del Pdl, hanno deciso di rimanere riuniti permanentemente, in segno di protesta, valutando se partecipare o meno ai lavori di Montecitorio.

Non è escluso, pertanto, che nel pomeriggio ai deputati possano aggiungersi anche i senatori, perché il partito vuole dare un segnale forte in difesa del proprio presidente Berlusconi.

Inoltre, non è escluso, che oltre all’Aventino, possa esserci anche una manifestazione a sostegno di Berlusconi. E non si esclude nemmeno l’idea avanzata da alcuni deputati pidiellini, di rassegnare in massa le dimissioni.

Franco Coppi, il principe del foro entrato solo da maggio nel collegio dei legali, in difesa di Berlusconi, accanto a Niccolò Ghedini, reagisce così alle decisione-lampo della Cassazione di fissare l’udienza del processo Mediaset al 30 luglio “Sono esterrefatto, sorpreso, amareggiato“.

Considerato come il migliore avvocato cassazionista d’Italia, detta lui la strategia di fronte alla Suprema corte, nella tappa decisiva dopo la condanna dell’ex-premier per frode fiscale a 4 anni e a 5 d’interdizione dai pubblici uffici.

Li legale a il Giornale dice “Ci batteremo per ottenere l’annullamento radicale della sentenza. La tesi centrale del ricorso è la non configurabilità del reato così com’è stato contestato in riferimento ai fatti, comunque la totale estraneità di Berlusconi alle accuse perché non guidava più l’azienda da quando era in politica, oltre alle violazioni di natura procedurale“.