di anni 12 anni è la ragazzina, sopravvissuta alla Naegleria Fowleri ovvero al parassita che si introduce nel cervello passando per le narici, capace di divorare il materiale cerebrale e di provocare la “meningoencefalite amebica primaria”, una malattia che porta alla morte. Tale parassita, vive nelle acque dolci di tutto il mondo ed ha una forma molto simile a quella di un’ameba.
E’ lungo circa 20 micrometri ma se entra dal naso quando si fa il bagno in fiumi, laghi o anche piscine non disinfettate, può risalire lungo il nervo olfattivo fino a raggiungere il cervello, dove si riproduce e si nutre del tessuto nervoso. Generalmente ad esso non si sopravvive più di una settimana, ma Kali, di cui ne è stata colpita a luglio, ce l’ha fatta.
La piccola, aveva fatto il bagno in un parco acquatico a Little Rock. Sembrava morta, ma poi si è salvata come per miracolo, grazie a dei farmaci sperimentali che l’hanno prima portata in uno stato di coma pilotato e poi ne hanno estirpato il parassita, che divorava il suo cervello, dalla sua materia cerebrale.
Curata al Arkansas Children’s Hospital i medici hanno però precisato che non è possibile recuperare nella ragazza, la parte del cervello che è stata danneggiata.