In una sintesi, delle motivazioni depositate oggi dai giudici, relativamente alla sentenza del processo Cucchi, la terza corte d’Assise di Roma ha condannato 6 medici (5 per omicidio e uno per falso), sostenendo che il giovane è morto per malnutrizione, allineandosi a quelle che sono le conclusioni delle perizie mediche.
La causa della morte del 31enne Stefano Cucchi fu la “sindrome di inanizione”. L’unica a spiegare il perché dell’impressionante dimagrimento del geometra, arrestato per droga il 16 ottobre del 2009, morto dopo sei giorni di ricovero presso l’ospedale Sandro Pertini di Roma.
In un passaggio della sentenza, i giudici scrivono che “È legittimo il dubbio che Cucchi, arrestato con gli occhi lividi (perché molto magro e tossicodipendente) e che lamentava di avere dolore, fosse stato già malmenato dai carabinieri”. E in riferimento ai medici che “le loro condotte sono state colpose, e cioè contrassegnate da imperizia, imprudenza, negligenza sia per la omissione della corretta diagnosi”.
Al contrario, però, secondo la difesa degli imputati, Cucci sarebbe morto per morte cardiaca improvvisa, non fornendo pertanto alcuna spiegazione della grave perdita di peso corporeo del giovane “in contrasto con le risultanze probatorie“.