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Non c’è pace per l’attore italiano Raoul Bova. Prima un intervento chirurgico andato male, poi la crisi matrimoniale con la moglie, poi voci di una presunta omosessualità, ed ora anche l’accusa di evasione fiscale.

Bova è accusato di aver trasferito diversi costi personali alla Sammarco Srl, società che cura la sua immagine, amministrata dalle sorelle Tiziana e Daniela e dalla moglie Chiara, trovando così come escamotage, la possibilità di poter usufruire di un’aliquota Iva più bassa.

La somma evasa al fisco, dall’attore è di 680 mila euro, negli anni 2005-2010. Alcuni anni fa, il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Giancarlo Cirielli avevano chiesto al gip un sequestro preventivo, ma entrambi, avevano ritenuto che non ci fossero i requisiti. La Procura, ora, ha fatto ricorso alla Cassazione che le ha dato ragione.

Bova, pertanto, dovrà restituire le somme non versate con tutti gli interessi. La cifra evasa è di un 1 milione e 560 mila euro, che sarebbe disposto a pagare.