nella Sala della Spogliazione del vescovado di Assisi ritornando sulla tragedia di Lampedusa ha detto: “Al mondo non importa se c’è gente che deve fuggire dalla schiavitù, dalla fame e fuggire cercando la libertà e con quanto dolore tante volte vediamo che trovano la morte, come è successo ieri a Lampedusa. Ma oggi è un giorno di pianto”. Sottolineando che: “Queste cose le fa lo spirito del mondo“.
Il Pontefice, proseguendo ha detto a braccio che “La mondanità spirituale uccide l’anima della chiesa“. Si è rivolto ai poveri di Assisi, chiedendo al Signore che “dia a tutti noi il coraggio di spogliarci dello spirito del mondo che è la lebbra, il cancro della società, il nemico di Gesù“.
Il Papa ha poi detto ancora che: “Possiamo fare un cristianesimo più umano senza croce e Gesù ma diventeremo cristiani di pasticceria, con belle torte ma non saremmo dei cristiani veri“, spiegando che “La Chiesa siamo tutti noi e tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù che ha fatto una strada di spoliazione, è diventato servo, servitore e ha voluto essere umiliato in una croce. Se noi vogliamo essere cristiani non c’è un’altra strada”.
Papa Bergoglio, è poi sceso nella cripta di San Francesco per pregare. Come aveva già fatto nella chiesa di San Damiano poco prima. Ricordiamo che oggi si celebra anche la festività liturgica di San Francesco, patrono d’Italia. Il ministro Letta si è recato ad Assisi per assistere alla messa del Santo Padre, accolto da un lungo applauso.