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Il picco influenzale, dicono gli esperti, dovrebbe raggiungere il suo culmine nel fine settimana dell’Epifania. A farne le spese saranno soprattutto i bambini e le categorie a rischio. A dire degli esperti, sono circa 450.000 gli italiani che si sono messi a letto a causa dell’influenza, durante le feste di Natale e Capodanno. Oltre il 20% di essi è rappresentato da bambini che hanno meno di 5 anni.

Il virus influenzale, che metterà a letto ancora tantissimi italiani, è l’AH3N2, compreso nel vaccino di quest’anno. Per questo, i pediatri dell’ospedale Bambino Gesù raccomandano alle mamme, di far mangiare ai loro piccoli tanta frutta e verdura e la massima igiene.
Sottolineando che “la vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie, come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica”.

La vaccinazione dovrebbe essere eseguita ogni anno, prima dell’arrivo della stagione fredda. In Italia, la campagna di vaccinazione è partita da metà ottobre, ma è possibile vaccinarsi anche più tardi, quando la stagione influenzale è già inoltrata. La protezione ottimale si raggiunge dopo 10-14 giorni dalla vaccinazione. Per gli adulti è sufficiente una sola dose di vaccino.

Tutti corrono il rischio di ammalarsi di influenza, ma alcune categorie sono più esposte di altre, come ad esempio le persone anziane e quelle con malattie croniche come asma e altre patologie respiratorie, diabete, malattie cardiovascolari, renali, epatiche, metaboliche e tumori.