Dal 25 aprile al 1 maggio si ripete l’appuntamento del Torino Jazz Festival.
Sette giorni, uno in più rispetto all’edizione precedente, durante i quali i migliori jazzisti provenienti da tutto il mondo si esibiranno in piazze, strade e locali della città con il gran finale che sarà affidato a Elio e le Storie Tese.
La kermesse si è aperta con “Il Jazz della Liberazione” e il concerto di Daniele Sepe in piazza Castello, oltre che con performance di artisti sudafricani, camerunensi, norvegesi, statunitensi, israeliani, libanesi, brasiliani, canadesi, argentini e francesi.
L’evento musicale che sta coinvolgendo ogni angolo della città ha ottenuto anche il patrocinio dell’Unesco per il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz; dove sul palco, si esibirà Caetano Veloso.
La prima data, è stata un vero bagno di folla, scandito dalle note dello swing di Glenn Miller e George Gershwin interpretate, presso il Museo diffuso della Resistenza di Corso Valdocco, dalla Big band Theory allestita e diretta dal genovese Luca Begonia, con ospite al sax un altro rappresentante del jazz ligure, Claudio Capurro.
La giornata è poi proseguita con il primo dei festeggiamenti per il compleanno di Gianluigi Trovesi, sassofonista e compositore di rilievo internazionale del panorama jazz attuale, che ha proposto il progetto Profumo di violetta, dedicato ad una rilettura, delle grandi arie d’opera lirica.
Per la chiusura del 1 maggio ci sarà una Grande Festa Jazz in piazza Castello a partire dal pomeriggio, con la taranta che incontrerà l’Africa, la celebrazione dei 30 anni di attività di Paolo Fresu e il suo Quintetto e il finale in mano a Elio e le Storie Tese.
Il Torino Jazz Festival, affidato alla direzione artistica di Stefano Zenni, èd è un evento gratuito tranne per alcuni concerti.