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Un gruppo di esperti dell’IRCCS Galeazzi di Milano e del Mit di Boston, in collaborazione con ricercatori coreani, ha messo a punto un microchip capace di studiare le metastasi.

Un dispositivo realizzato al fine che su di esso fosse ricostruito un tessuto osseo stando a contatto con i vasi sanguigni e le cellule staminali mesenchimali.

Un ambiente naturale in cui iniettate delle cellule cancerogene mammarie procedendo con altri studi al fine di tenere sotto controllo il propagarsi del cancro.

I ricercatori sono infatti riusciti a riprendere il processo molecolare capace di attirare le cellule malate dal seno verso l’osso.

Da qui gli esperti annunciano la possibilità di sperimentare in futuro, dal vivo, farmaci in grado di bloccare o limitare il processo di metastatizzazione.

Simone Bersini dell’IRCCS, uno degli autori dello studio, ha sottolineato che l’innovatività del modello risiede appunto nella realizzazione di un microambiente tridimensionale in grado di contenere le cellule umane, che si avvicini il più possibile alla realtà, allo scopo di riuscire a studiare i processi metastatici.