Saranno circa 9mila, i detenuti che potranno uscire prima dal carcere. Lo ha deciso la Cassazione che ha stabilito che i condannati in via definitiva per spaccio lieve di sostante stupefacenti, anche con recidiva, potranno chiedere il ricalcolo della pena al ribasso, dopo due verdetti della Corte costituzionale.
I supremi giudici, hanno accolto un ricorso della procura di Napoli contro una decisione del tribunale, che negava a un detenuto recidivo per spaccio di sostanze leggere, il ricalcolo della pena a seguito della sentenza della Consulta che nel 2012 aveva definito incostituzionale la Fini-Giovanardi con la conseguente concessione delle circostanze attenuanti nel caso di recidive.
La Cassazione, ha anche stabilito che i giudici dell’esecuzione, dovranno considerare che è stato ripristinato il testo della Iervolino-Vassalli, per effetto dell’ultima decisione della Consulta sulla Fini-Giovanardi e pertanto, tener conto della distinzione tra droghe pesanti e leggere.