Papa Francesco al suo arrivo è stato accolto tra applausi e lacrime a Castrovillari. Durante la sua visita ha incontrato il padre ed altri familiari di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni bruciato e ucciso a Cassano allo Jonio. Durante l’incontro il Pontefice ha detto: “Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze”. E continuando ha aggiunto “Prego continuamente per lui, non disperate”, ha detto il Papa ai familiari del piccolo nel corso dell’incontro che si è tenuto nel carcere di Castrovillari.
“I familiari del bambino hanno pianto incontrando il Papa. E’ stato un momento davvero commovente“, ha fatto sapere il vescovo di Cassano, mons. Nunzio Galantino.
Il Pontefice incontrando i 180 ospiti del carcere di Castrovillari, salutandoli uno ad uno, (li ha sempre chiamati “amici”), e riferendosi loro ha detto “Dio perdona sempre. La detenzione non sia tempo perso”. Il Santo Padre si è poi soffermato a lungo sul “tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena” aggiungendo che “è essenziale che l’attenzione rimanga sempre alta“.
Il Papa concludendo ha detto il “primo gesto della mia visita pastorale, non è sufficiente se non accompagnato da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società“.
L’elicottero con Papa Francesco è atterrato nell’area antistante il carcere di Castrovillari, accolto da centinaia di persone e da un lungo applauso. Successivamente ha attraversato la folla ed è entrato nel carcere dove è stato accolto dal direttore Fedele Rizzo.