Il primo passo verso le riforme è stato fatto. La commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato il ddl Boschi con l’emendamento nella nuova riformulazione che prevede che i senatori vengano eletti dai Consigli regionali e su base proporzionale.
A favore: Pd, Ncd, Pi, Scelta Civica, Forza Italia e Lega, contro: Sel, M5S ed ex M5S, più Augusto Minzolini (Fi), non presente all’ultimo voto.
Mentre l’emendamento Finocchiaro sul Senato non elettivo con il criterio della proporzionalità non è stato invece firmato dal co-relatore Roberto Calderoli.
Il ddl approderà ora lunedì in Aula di Palazzo Madama alle ore 11.
E al termine del Cdm si è espresso il premier Renzi che ha sottolineato che “La politica non va più al ralenti”, spiegando che “E’ una giornata straordinaria per il Paese“, e con le riforme istituzionali “stiamo facendo la rivoluzione del buon senso”.
Renzi ha poi commentato che “I senatori avranno un ruolo diverso, ci saranno meno persone che vivranno di politica, la politica sta dimostrando di cambiare se stessa. Non ho paura del voto dell’Aula perché se al Senato ci sarà qualcuno che vuole frenare comprensibilmente è perché magari non ricorda neanche il recente passato”.
E concludendo “Stiamo dando un grande segnale di cambiamento al paese non solo semplificando le regole del gioco delle Regioni o la procedura di riorganizzazione del procedimento legislativo, ma stiamo dicendo che l’Italia può cambiare e che alcuni tabù possono esser vinti da una classe politica che ha coraggio“.