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Cresce di ora in ora, la preoccupazione per il rapimento in Siria delle due ragazze italiane. Anche in virtù dell’orrore provocato dal video, in cui si è visto il giornalista americano Foley decapitato da un guerrigliero dell’Isis, e la minaccia lanciata all’America da parte dell’Isis.

Secondo quanto riportato dal sito online della rivista ‘Tempi’ all’emittente televisiva curda Rudaw è arrivata la telefonata di una ragazza rapita da un gruppo di miliziani fondamentalisti, che ha lanciato uno straziante appello dicendo: «Diverse ragazze si sono suicidate. Oggi una ragazza si è impiccata con il velo ed è morta. Salvateci, salvateci. Chiunque possa sentire la nostra voce, Stati Uniti, Europa, chiunque, per favore aiutateci, salvateci».

La giovane ha anche spiegato di far parte di un gruppo di duecento ragazze irachene yazidi, rapite e sessualmente schiavizzate dai miliziani, alcune delle quali, dopo aver subito soprusi ed innumerevoli violenze, hanno preferito togliersi la vita.

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, scomparse a luglio ad Aleppo, in Siria, potrebbero essere nelle mani dei Militanti dell’Isis. Secondo il quotidiano The Guardian sarebbero stati sequestrati 4 ostaggi stranieri tra Aleppo e Idlib: due donne italiane, un danese e un giapponese.

Lo scrive il noto quotidiano nell’edizione americana online senza però citare i nomi degli ostaggi.