Twitter ha deciso di fare causa al governo statunitense, chiedendo alle autorità di pubblicare un report completo sulle richieste ricevute dall’intelligence americana. Il fascicolo è stato aperto ieri in tribunale.
Il social media sostiene infatti che il governo abbia violato il diritto di espressione chiedendo di non rendere pubblica la versione generale del rapporto.
La notizia è stata riportata sul blog di Twitter che definisce la decisione del governo “incostituzionale”.
Il gruppo di San Francisco ha deciso di andare oltre quanto già fatto da altre cinque società (Google, Yahoo, Microsoft, LinkedIn e Apple) che avevano raggiunto un compromesso con il governo a gennaio scorso: onde poter rivelare i numeri.
Twitter ha pertanto deciso di andare avanti soprattutto perché non ha ricevuto richieste paragonabili a quelle di altri che hanno raggiunto un’intesa con il governo.