Notte finalmente di tregua quella trascorsa a Genova, dopo i violenti nubifragi dei giorni scorsi. Nelle ultime ore il capoluogo ligure è stato interessato soltanto da qualche debole piovasco.
Fino alla mezzanotte di oggi rimane ancora oggi lo stato di allerta 2 sul capoluogo ligure e buona parte della regione. A Genova e negli altri Comuni è stata disposta anche la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Secondo le previsioni, che sono state diramate questa mattina da Arpal, in base alle ultime osservazioni la Liguria sta per essere investita da una estesa banda nuvolosa. Quindi il pericolo di precipitazioni non è ancora scampato del tutto.
I disagi continuano. Tant’è che due treni con circa 50 passeggeri a bordo sono rimasti bloccati in seguito all’allagamento dei binari sul tratto Acqui Terme-Genova a Campo ligure e a Rossiglione.
In atto le operazioni per il trasbordo su autobus ma le difficoltà restano perché molte strade sono allagate.
Chiusa anche la linea Genova-Milano ad Arquata Scrivia per esondazione di un torrente.
Sulla A7 Serravalle-Genova è invece chiuso il tratto tra Busalla e Vignole. Autostrade per l’Italia consiglia a tutti i viaggiatori diretti a Milano provenienti dalla A10 e dalla A12 di percorrere la A26 Genova Voltri-Gravellona Toce.
A Genova, intanto, aumenta il numero delle persone sfollate a causa del maltempo. Nel tardo pomeriggio di ieri, alle 60 persone costrette a lasciare le loro abitazioni, in serata si sono aggiunte altre 8 famiglie che vivono in un edificio di via Bobbio, a Staglieno, in Valdisagno.
La tensione è altissima. Il sindaco di Genova, Marco Doria, è stato contestato ieri mattina dai commercianti durante un sopralluogo alle zone alluvionate.
Tanti chiedono le sue dimissioni.
Il premier Matteo Renzi riferendosi agli angeli del fango dice «I ragazzi che sorridono spazzando via il fango di Genova sono bellissimi e a loro va il mio grazie».
E agli altri, ai tanti che lo attaccano e chiedono dove sia finito il governo, risponde «non è tempo di passerelle elettorali». Aggiungendo anche che il governo c’è, per «Genova e non solo», con due miliardi di fondi da impiegare per sanare le ferite del dissesto idrogeologico in tutta Italia.
E il cardinale Bagnasco recatosi in visita nelle zone alluvionate dice che i cittadini devono poter “contare su aiuti adeguati e tempestivi, senza procedure lente, complicate e inutili”. Perché ”È l’ora della solidarietà di tantissimi volontari, specialmente giovani ma è anche l’ora della giustizia tra le istituzioni e i cittadini. Nessuno deve sentirsi dimenticato, nessuno deve vedere lo Stato distratto e lento, nessuno deve vedere le istituzioni “rifugiarsi dietro un’inaccettabile macchinosità burocratica”.