Secondo un recente studio, guidato dal Royal Holloway University of London e pubblicato su Nature Genetics si è scoperto una variante del gene (PHACTR1) capace di proteggere una persona dalle principali cause responsabili dell’ ictus giovanile: arrivando ad una nuova chiave adatta per tanti trattamenti contro tale patologia.
Le persone che hanno una specifica variante del gene “scudo” risultano essere protette da un danno a carico dell’arteria cervicale, vaso che trasporta l’ossigeno al cervello, la cui occlusione può innescare appunto l’ictus.
I ricercatori hanno confrontato il Dna di 1.400 pazienti sopravvissuti al danno vascolare con quelli di 14.400 persone risultate sane al controllo, scoprendo che una particolare versione del gene Phactr1 può difendere da tale danno dell’arteria.
Tale scoperta apre dunque la strada a nuove terapie preventive.