Grazie ad un recente studio Usa, condotto alla John Hopkins University, pubblicato sul “British medical journal”, i ricercatori hanno preso in esame 400 persone, dividendole in gruppo e facendo seguire loro una dieta a base di frutta e verdura.
In un altro, hanno, hanno invece proseguito con un’alimentazione tradizionale. Da qui hanno fatto in modo che tutti i partecipanti allo studio, indipendentemente dal tipo di dieta seguita, consumassero 9 grammi giornalieri di sale, poi sei e infine tre, durante i pasti principali.
Inoltre, gli esperti hanno così chiesto loro di registrare, per ogni tappa, l’eventuale comparsa di sintomi, ovvero gonfiore addominale, bocca asciutta, sensazione continua di sete, affaticamento, nausea e mal di testa.
Mettendo in relazione i dati ottenuti, e diminuendo ma mano la razione di sale giornaliera, da nove grammi a tre, accorgendosi che i sintomi diminuivano di un terzo, e con essi anche i mal di testa.
Questo accade, secondo gli esperti, perché consumando meno sale si abbassa la pressione e si riducono i battiti cardiaci, con conseguente diminuzione anche degli attacchi.