Arriva un rinnovo contrattuale per il personale imbarcato della pesca marittima (Federpesca).
Lo annunciano Fai, Flai e UilaPesca che, nel corso di una nota, “sottolineano l’importanza di questo rinnovo che giunge in un momento estremamente difficile per l’economia del paese e particolarmente critico per il settore; un rinnovo con importanti conquiste per i lavoratori, a partire dal risultato economico”.
Al centro dell’intesa un “incremento salariale del 5,8%, diviso in due tranche: la prima del 3,5% a decorrere dal 1° gennaio 2015, la seconda del 2,3% dal 1° gennaio 2016; incremento da 14 a 16 euro dell’indennità giornaliera aggiuntiva per il lavoro nei giorni festivi; incrementata da 15 a 20 euro mensili la quota di retribuzione dovuta ai lavoratori per quelle aziende che non aderiscono al sistema della bilateralità”.
E in materia di sicurezza sul lavoro, “le ore formative passano da 12 a 16, così facendo viene implicitamente riconosciuto, ai sensi del decreto legislativo n. 81/2008, che la pesca rientra tra le attività ad alto rischio (oggi è considerata a medio rischio); ancor più importante, in tal senso, l’impegno assunto dalle parti firmatarie a definire una certificazione delle ore di lavoro notturno svolte dagli imbarcati, ai fini del riconoscimento dell’attività di pesca come lavoro usurante (oggi non lo è)”.
E di formazione professionale “passano da 30 a 36 ore i permessi retribuiti per ciascun lavoratore per la partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale; scendono da 24 a 20 i mesi necessari al lavoratore imbarcato come mozzo per acquisire la qualifica di marinaio”.