Papa Francesco rinsalda i rapporti tra Usa e Cuba.
Il presidente degli Stati Uniti d’America ha espresso il suo ringraziamento con queste parole Voglio ringraziare papa Francesco”, per il ruolo svolto nel riavvicinamento tra Usa e Cuba.
Analogo ringraziamento e riconoscimento, nelle stesse ore, giunge anche da parte del leader cubano, Raul Castro.
Il pontefice, da parte sua, ha espresso “vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi di Usa e Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente”.
Il tutto avviene a poche ore dalla liberazione di Alan Gross, il contractor statunitense rilasciato dalle autorità cubane, il quale saluta con favore l’inizio del nuovo clima Washington e L’Avana.
“Ora spero che si possa andare oltre queste politiche di belligeranza reciproca”, ha detto Gross dopo essere rientrato negli Stati Uniti.
La nuova politica del presidente Obama è un “cambiamento di scenario che io sostengo pienamente“, ha detto ancora Gross parlando con i giornalisti.
Non è un caso che proprio il Papa arrivato «quasi dalla fine del mondo», il primo pontefice latinoamericano, abbia portato a compimento un processo che si è risolto negli ultimi mesi e che la Chiesa ha portato avanti per anni anche da raccoglie l’eredità di Wojtyla e Ratzinger.
Bergoglio si è speso in prima persona: le lettere scritte in estate a Raúl Castro e a Obama ma anche le telefonate per favorire la liberazione «di alcuni detenuti», a cominciare dall’americano Allan Gross, in carcere a Cuba da 5 anni.