E’ successo a Roma, ad una donna di quarant’anni, Simona, che dopo duecento giorni di assenza su 180 permessi, è stata licenziata in tronco, perché malata.
La donna in questione è la dipendente di un centro commerciale di Roma, che si è dovuta recare, per un lungo periodo, in ospedale per lottare contro il brutto male.
Lo aveva detto, aveva ricevuto solidarietà e comprensione, ma alla fine, quando ha terminato la terapia è stata licenziata lo stesso, ed in tronco.
Un fatto molto grave, denunciato dall’Unione Sindacale di base. Il centro commerciale, e in particolare il reparto di elettronica dove Simona lavorava, ha deciso di applicare la legge, ma poteva avere cuore ed evitare di farlo, giacché conosceva molto bene le sue condizioni di salute, e familiari.
La donna ha anche una famiglia da portare avanti ed anche una bambina molto piccola da crescere. Ora i sindacati annunciano: “Impugneremo il licenziamento e chiederemo l’immediato reintegro” e si spera che possano riuscirci.
Ma purtroppo questo non è l’unico caso. Un fatto simile è accaduto alcuni mesi fa anche ad una donna autista di bus, salvata dal licenziamento grazie alla solidarietà dei colleghi che le hanno ceduto i loro giorni di ferie per darle un’opportunità, potersi curare e salvaguardare il posto di lavoro.