Il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’intervista rilasciata questa mattina, ha voluto sottolineare l’importanza dell’Onu e il fatto che deve capire che la Libia è una priorità assoluta e che bisogna agire in fretta contro l’espandersi del Califfato.
“Vogliamo restare nel quadro delle Nazioni Unite, alle quali chiediamo di comprendere che la Libia è una vera e propria priorità“, ha detto ancora Alfano al quotidiano la Repubblica.
“La situazione è di tale urgenza che è superfluo dare dei tempi, bisogna farlo subito”, aggiungendo che a causa di questa situazione “rischiamo un esodo (di migranti) senza precedenti e con una difficoltà di controllo”.
Ieri è stata chiusa l’ambasciata italiana a Tripoli a causa del deteriorarsi della situazione nel Paese, conteso da due governi rivali tra loro dopo la guerra civile che provocò la caduta e la morte di Muammar Gheddafi.
E sempre ieri è stato diffuso dall’Is un video nel quale viene mostrata la decapitazione di 21 cristiani copti egiziani.
Alfano ha spiegato che nella giornata di domani è in programma un incontro con i rappresentanti dei colossi web “per intensificare la cooperazione nell’allerta precoce sul transito in Rete dei messaggi degli estremisti”, e che giovedì sarà a Washington per un summit alla Casa Bianca per fare il punto della situazione e trovare una soluzione al fine di contrastare il terrorismo internazionale.
La settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto d’urgenza che raccoglie regole più severe per contrastare il terrorismo internazionale, in seguito all’innalzamento del livello di allarme provocato dagli attentati di matrice islamica avvenuti a Parigi un mese fa.
E ora che la minaccia incombe, perché gli uomini dell’Isis sono arrivati in Libia, sulle coste del Mediterraneo, poco distanti da noi, bisogna muoversi e in fretta.