Nell’unica tappa italiana della mostra inaugurata ieri a Palermo nella sala duca di Montalto a palazzo dei Normanni, che resterà aperta fino al 21 giugno, l’artista colombiano Fernando Botero attraverso dipinti e disegni che raffigurano, nelle forme grasse e ironiche un registro artistico inimitabile, la passione di Cristo, racconta il tema più simbolico e più rappresentativo del cristianesimo e una metafora attuale: ovvero, l’umanizzazione del divino e la prevaricazione del potere.
In scena la cosiddetta ‘ Via Crucis‘ del pittore originario di Medellin, Ande colombiane che raccoglie attraverso le sue opere una serie di paradigmi interpretativi sull’origine del potere, sul suo tiranneggiare e sugli effetti esercitati sulla vita quotidiana.
Fernando Botero scava nella propria infanzia, riportando per reminiscenza ad una realtà già vissuta, quella del sud America con le sue dittature militari.
L’artista sudamericano essendo anziano, non è presente alla mostra, ma al suo posto c’è Ana Piedad Jaramillo Restrepo, direttrice del Museo di Antioquia che ha voluto sottolineato l’estrema somiglianza tra la spiritualità colombiana e quella prettamente siciliana.