In occasione della Giornata Mondiale del libro e dei diritti d’autore, denominata quest’anno Día de Cervantes, in occasione del IV centenario della pubblicazione della seconda parte del Quijote, l’Instituto Cervantes di Napoli organizza diverse attività didattiche: gli studenti di spagnolo delle scuole napoletane avranno la possibilità di leggere estratti delle opere di Miguel de Cervantes e cimentarsi in brevi performances ispirate al Quijote.
Come ogni anno, inoltre, avranno anche la possibilità di poter ascoltare in diretta dal Círculo de Bellas Artes di Madrid la lettura ininterrotta del Chisciotte.
Non mancheranno anche dei bellissimi omaggi: rose e libri, come previsto dalla tradizione di Sant Jordi e, a chiusura della mattinata, l’incontro con il poeta spagnolo Juan Carlos Mestre che realizzerà una lettura delle sue poesie.
Juan Carlos Mestre, poeta e artista visuale, è nato nel 1957 a Villafranca del Bierzo in Spagna, importante voce del panorama poetico contemporaneo spagnolo. Cantastorie visionario capace di creare immagini in cui realtà e invenzione si fondono in atmosfere incantate. Una voce insolita di profondità, guidata dalla necessità etica dell’ultimo faro della poesia, potenza inusuale, come nel carattere. Nell’ambito delle arti plastiche Juan Carlos Mestre ha esposto le sue opere grafiche, nonché pittoriche in molte gallerie del Mondo: Spagna, Europa, Stati Uniti, America Latina. Ha collaborato e realizzato registrazioni discografiche con diversi musicisti tra i quali Amancio Prada e Luis Delgado con cui ha realizzato concerti, spettacoli e letture.
Dal dialogo con le opere di altri artisti e poeti sono nati i libri Piedra de Alma, con José María Parreño (1994), Crónica de amor de una muchacha albina, con Rafael Pérez Estrada (1994), Los sepulcros de Cronos, con lo scultore di Evaristo Bellotti (2007), Extravío en la luz con Antonio Gamoneda (2008). Ha curato l’edizione de Los Proverbios Modernizados (2013) di Paul Eluard y Benjamin Péret, ed ha accompagnato con le sue incisioni plaquettes di Chantal Maillard, Esther Folgueral, Alexandra Domínguez, Gonzalo Rojas, Jorge Teillier, Nicanor Parra, Javier Bello, Diego Valverde Villena, Miguel Ángel Muñoz Sanjuán, José Luis Puerto e Jorge Riechmann.
Sempre in occasione di tale giornata, la città di Roma celebra la figura di due grandi autori, Miguel de Cervantes – a quattrocento anni dalla pubblicazione della seconda parte del “Don Chisciotte” – e Gabriel García Márquez, nel primo anniversario della sua morte.
L’Instituto Cervantes apre le porte della galleria di piazza Navona 91 a tutti i cittadini romani, a studenti, turisti e bambini per coinvolgerli in una lettura collettiva, una mostra, con proiezioni e momenti di approfondimento dedicati all’autore spagnolo e a quello colombiano.
L’evento, organizzato in collaborazione con l‘Ambasciata della Colombia in Italia, Donzelli Editore e Città del sole, prenderà il via alle ore 18 con la lettura anche qui di alcuni passi del Quijote (grazie all’intervento dei bambini).
Verranno proiettate tavole con le opere di Felix Lorioux – uno degli illustratori per l’infanzia più popolari in Francia tra Otto e Novecento, autore di celebri edizioni illustrate di grandi classici come le Favole di La Fontaine, le Fiabe di Perrault e il Robinson Crusoe – tratte da “Il mio Primo Don Chisciotte”, edito da Donzelli con traduzione di Bianca Lazzaro.
Il reading proseguirà poi con la lettura di testi in tutte le lingue ufficiali della Spagna, con la possibilità per il pubblico di poter approfondire la loro conoscenza. Tutti i partecipanti alla lettura collettiva riceveranno, anche qui, come da tradizione, una rosa e un libro. Infine, verranno letti passi tratti da alcune opere di Márquez e verrà data la possibilità di poter ammirare una bellissima mostra “I volti di Gabo” – selezione di caricature dello scrittore colombiano realizzate da 75 artisti provenienti da Colombia, Argentina, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Cuba, Messico, Panamá, Perù, Uruguay, Venezuela, Spagna, Bulgaria, Francia, Portogallo, Serbia, Iran e Italia – allestita nelle sale della Galleria del Cervantes, in piazza Navona.
L’idea di questa celebrazione nasce in Catalogna dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una rosa viene donata per ogni libro venduto. Inizialmente istituita il 7 ottobre del 1926 per commemorare la nascita di Miguel de Cervantes, la Giornata Mondiale del Libro fu ideata da Vicent Clavel Andrés, scrittore ed editore di Valencia, che la propose alla Cámara Oficial del Libro della città ricevendo l’approvazione del Governo. Alfonso XIII istituì poi ufficialmente la “Festa del Libro Spagnolo”.
Nel 1930 si decise di cambiare la data al 23 aprile, giorno della morte di Cervantes, oltre che di William Shakespeare e di Inca Garcilaso de la Vega. Nel 1995, poi, l’UNESCO proclama ufficialmente la “Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti d’Autore”, celebrata in oltre Stati, Italia compresa.