Importavano dalla Russia e dalla Bulgaria medicinali vietati che in Italia necessitano invece di vendita con ricetta per poi rivenderli a prezzo super maggiorato.
Denunciati due trentenni, uno aretino e l’altro fiorentino, per possesso e vendita di tali sostanze. L’operazione, firmata dalla polizia postale di Arezzo, ha portato anche all’individuazione di alcuni medici, tutti fuori la Toscana, che avevano firmato le ricette, spesso però in bianco. Il traffico portava a ricavi per ventimila euro mensili.