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Sono cinque le persone indagate e finite ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su scambi di voto apertasi in Sicilia dopo le elezioni comunali e regionali avvenute nel 2012.

Le cinque misure cautelari sono state eseguite dagli uomini delle Fiamme gialle.

I cinque indagati sono accusati di aver ricevuto o promesso denaro e favori in cambio di voti, per sé e per altri.

Agli arresti domiciliari, sono finiti due consiglieri dell’ Assemblea regionale tuttora in carica e un ex deputato regionale, Nino Dina, ex Udc, autosospesosi dal partito nel mese di settembre 2014, il presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale, Roberto Clemente, eletto nelle liste Pid, partito confluito in Forza Italia, l’ex deputato, già indagato per intestazione fittizia di beni, Franco Mineo, e Giuseppe Bevilacqua, aspirante consigliere comunale Pid.

Nell’indagine coinvolto anche un finanziere Leonardo Gambino, con l’accusa di corruzione.