Alla fine il risultato è di un 5 a 2. Il partito del premier Renzi conserva la guida della Regione in Marche, Puglia e Toscana. Mantiene l’Umbria, ma perde sonoramente in Veneto, regione che resta ancora una volta nelle mani del Carroccio.
Strappa la Campania al centrodestra, con il candidato Vincenzo De Luca (che dovrà vedersela con la legge Severino), ma perde la Liguria, che passa al centro destra.
Nel complesso il Pd è il primo partito con il 23,7%; secondo è il M5s con il 18%, terzo la Lega al 12,5%, a seguire Forza italia (10,7%), Fratelli d’Italia (4,2%), Area popolare (3,5%).
In Liguria vince il candidato di Forza Italia e Lega Nord, Giovanni Toti, braccio destro di Silvio Berlusconi, con oltre il 34% dei voti. Seconda la candidata “renziana” del Pd Raffaella Paita con il 28%.
In Veneto Luca Zaia, governatore leghista uscente supera il 50%, la candidata del Pd Alessandra Moretti (22%).
In Toscana vince il governatore uscente Enrico Rossi con il 48,07% dei voti, sul candidato della Lega Claudio Borghi fermo al 20,07%.
In Umbria confermata la candidata Catiuscia Marini con il 42,8% dei voti. Secondo Claudio Ricci, sostenuto dai partiti Lega, Fi, Fdi, Umbria popolare, con il 39,23%.
Le Marche passano invece al centrosinistra con Luca Ciriscioli, che ottiene oltre il 41% delle preferenze, seguito dal M5s guidato da Giovanni Maggi con il 21,8%.
In Campania, vince Vincenzo De Luca (Pd) in testa con il 42,79% contro il governatore uscente del centrodestra Stefano Caldoro il 38,57, ma mancano da scrutinare ancora 1200 sezioni su 5835.
In Puglia infine, il candidato del centrosinistra Michele Emiliano è in testa con oltre il 47%, su Francesco Schittulli, candidato di Forza Italia e Ncd, con il 18,3%.