“L’ultimo giorno di Luigi Tenco” è il libro-inchiesta del giornalista Ferdinando Molteni , edito Giunti, incentrato sulla morte del cantautore scomparso.
Tenco non sarebbe morto, secondo Molteni, nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. Tenco sarebbe morto su una strada sterrata. Probabilmente dentro la sua auto davanti ad altre persone (forse quattro, compresa Dalida), e non si sarebbe suicidato.
Prendere una pistola e puntarsela alla tempia, forse solo per goliardia. I colpi partirono, ma non nella stanza dell’albergo, dove giaceva il suo cadavere. Che, secondo la ricostruzione fatta da Molteni, fu trasportato in un secondo momento, lì di nascosto. E da qui partirono poi le indagini, con un’insieme di incongruenze.
Il libro di Molteni è un libro che vuole far ipotizzare una seconda verità, su come potrebbero realmente essere andati i fatti.
Il viaggio verso Sanremo, le prove, l’attesa, l’esibizione al Festival, la delusione. E poi quella mezz’ora fatale, quando Tenco morì. Cosa accadde veramente? Chi era con lui? In questo libro, per la prima volta, si fa luce sulle contraddizioni e i drammi dei protagonisti di quelle ore: Dalida, Lucien Morisse, il commissario Molinari. Tutti legati a Tenco da un paradossale e tragico destino.
Nelle prime ore del 27 gennaio 1967 Luigi Tenco viene trovato senza vita nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. Si parla subito di suicidio, ma c’è chi non crede a questa versione dei fatti.
Questo libro racconta con molte novità quella misteriosa vicenda, fa una ricostruzione minuziosa di quel tragico giorno e più precisamente la settimana che va dalla domenica del 22 gennaio, giorno dell’arrivo di Luigi a casa, a Recco, fino a sabato 28 gennaio, giorno in cui si tengono i funerali dell’artista e la finalissima di Sanremo; con materiali d’archivio e inediti, con nuove interviste a chi allora c’era, comprese alcune mai realizzate prima, dimostrando che nessuno esplose colpi di pistola in quella stanza. Tenco possedeva non una, ma due armi da fuoco, eppure morì per mano di una pistola mai ritrovata.
Il libro di Molteni ricostruisce nel dettaglio quel Festival, attraverso il racconto di alcuni protagonisti. E grazie a un memoriale dell’allora ispettore di polizia Arrigo Molinari, responsabile delle indagini, è possibile, secondo l’autore, creare una connessione tra la morte dell’artista e l’ambiente della malavita marsigliese.
Giunti Editore
Costo euro 14,00
Ferdinando Molteni ha scritto e scrive di cultura e musica su varie testate come Il Secolo XIX, Il Foglio, Diario. Su Luigi Tenco ha scritto, per l’attore Massimo Ghini, La strana morte di un cantautore (andata in onda su Raidue) e per Roberto Tesconi l’atto unico teatrale Luigi Tenco. L’ultima notte (2013). Tra i suoi libri recenti, Controsole. Fabrizio De André e Crêuza de mä (2011).