Un tunisino e un pakistano sono stati arrestati dalla Polizia postale e dalla Digos di Milano con l’accusa di terrorismo internazionale, a seguito di intercettazioni ed indagini che sono durate circa due mesi.
I due al telefono parlavano in italiano. Avevano un lavoro e regolare permesso di soggiorno. Vivevano a Manerbio (Brescia).
L’indagine che li ha visti coinvolti è stata seguita dal gip di Milano Elisabetta Meyer che ha firmato per loro un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del pm Enrico Pavone.
I due attraverso un profilo twitter denominato Islamic_State_in_Rom mandavano messaggi intimidatori con alcuni luoghi simbolo dell’Italia, di Roma e di Milano.
Del tipo, “Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell’ora X”, scritti a penna, in italiano, arabo e francese, su dei foglietti tenuti in mano e, sullo sfondo, il Colosseo, il Duomo o la stazione di Milano.
I due posti hanno iniziato ha capire di essere intercettati hanno subito chiuso il profilo social.