L’allergia alle onde elettromagnetiche può essere considerata una vera e propria malattia ed invalidità. Ne è certo il tribunale di Tolosa, che ha riconosciuto la pensione ad una donna di 39 anni, affetta da sindrome da ipersensibilità elettromagnetica, costretta a vivere isolata dal resto del mondo.
Circa tale patologia non ci sarebbero prove scientifiche definitive, ma identifica certamente come causa principale sintomi collegati all’emissioni elettriche rilasciate da antenne, cellulari e wi-fi.
Il tribunale per questo motivo ha dato ragione alla donna che aveva fatto ricorso contro il rifiuto della sua richiesta avanzata per il riconoscimento di una pensione d’invalidità, riconoscendole un deficit funzionale dell’85%.
La donna ora, a causa di questa patologia è costretta a vivere isolata sulle montagne dei Pirenei, senza elettricità, ricevendo come pensione un contributo minimo di 800 euro al mese per 3 anni, eventualmente rinnovabile.
La decisione del tribunale è stata accolta con grande entusiasmo dalle associazioni locali che si battono per il riconoscimento di tale malattia.